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Terra d'Egnazia

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Terra d'Egnazia

Archivi tag: Egnazia

Sul Piano Paesaggistico Territoriale Regionale

14 sabato Set 2013

Posted by terradegnazia in Editoriale, Paesaggio

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Tag

1° Camp, Barbanente, Egnazia, Fasano, Monopoli, Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, PPTR, Puglia, Regione

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Accogliamo con favore e viva speranza le parole dell’assessore regionale all’urbanistica, dott.ssa Angela Barbanente, riguardo il Piano Paesaggistico Territorioale Regionale.

E’ infatti proprio la questione identitaria dei territori, – fatta di radici culturali, saperi, arti, produzioni tipiche, buone pratiche – la necessità della tutela e conservazione, la priorità, meglio, l’emergenza che ha portato alla nascita della nostra Onlus.

Il I° Camp Terra d’Egnazia, un evento culturale dedicato al tema “Territorio e Cittadinanza”, vuole porre le basi per un dibattito collettivo e perenne, affinché il futuro dei territori, a cominciare dal nostro, non passi (come purtroppo accade da anni) esclusivamente attraverso i soli portatori di interessi economici, spesso speculativi e lesivi dei territori stessi e di chi li vive.

Lo scenario a cui assistiamo inermi da anni è precarietà, sfruttamento e assenza di lavoro, concessioni edilizie e demaniali assurde, consumo di suolo, espianti di ulivi secolari, cecità verso l’ambiente, assenza di politiche di housing sociale, assenza di politiche a favore della mobilità sostenibile, privatizzazione di beni comuni (culturali, ambientali, storici, artistici, architettonici e archeologici).

Terra d’Egnazia si augura e s’impegna attivamente, affinché la Regione Puglia con il Piano Paesaggistico, possa invertire la rotta di una regione che, per la sua ricchezza, stimola gli appetiti degli speculatori da sempre impegnati ad accaparrarsi e a sfruttare intere porzioni di territorio, beni comuni compresi.

Così l’assessore Barbanente sul PPTR:

«Un piano è innanzitutto un evento culturale in quanto le trasformazioni che esso è in grado di indurre non si misurano solo con la sua cogenza tecnico-normativa, ma anche con la capacità di trasformazione delle culture degli attori che quotidianamente producono il territorio e il paesaggio.

Attivare nel piano processi di democrazia partecipativa dovrebbe consentire alle popolazioni locali di prendere coscienza dei valori patrimoniali del territorio esercitando in questo modo un controllo sociale sulle azioni di trasformazione messe in atto, attraverso i processi di governance, dai produttori di paesaggio.

Affrontare lo studio del paesaggio significa anche tenere conto delle energie culturali e i caratteri identitari e simbolici delle civiltà che hanno prodotto le mutazioni nel tempo sul nostro territorio.

Dobbiamo costruire regole di trasformazione del territorio che consentano di mantenerne e svilupparne l’identità”, i valori paesaggistici ed ecologici, e che ne elevino la qualità producendo valore aggiunto territoriale con un occhio attento anche alla necessità di sburocratizzare e semplificare.

Intendiamo i paesaggi pugliesi non solo come immagine visiva (il bel paesaggio per la contemplazione e per il turismo), ma come espressione identitaria di saperi, arti, culture, produzioni tipiche in campo alimentare, artigiano, artistico, culturale; tutti elementi di una civiltà che, riscoprendo i propri valori patrimoniali, può esprimere un proprio progetto di sviluppo peculiare e durevole, in grado di competere e cooperare sui mercati globali».

Angela Barbanente, Assessore Urbanistica Regione Puglia
Bari 12 settembre 2013

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VianDante in Terra d’Egnazia

12 giovedì Set 2013

Posted by terradegnazia in Editoriale

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Cittadinanza, Egnazia, Fasano, I° Camp, Monopoli, Terra, Territorio, VianDante, Vincenzo Deluci

Ve lo ricordate il “VianDante” di Vincenzo Deluci?
Ebbene, il grande Vincenzo con AccordiAbili, partner imprescindibili di Terra d’Egnazia, hanno prodotto una intera colonna sonora che accompagnerà il I° Camp Terra d’Eganzia dedicato al tema “Territorio e Cittadinanza”.

Vi aspettiamo numerosi per discutere insieme delle sorti del nostro territorio stretto sempre più nella morsa degli speculatori e di uno Stato (in tutte le sue componenti) incapace di gestire e tutelare territorio e beni pubblici.

Anche questa nostra esperienza è un viaggio che dall’inferno dello stato attuale delle cose, vorremmo si concludesse nel paradiso dei beni collettivi a partire dal territorio, integro così come madre natura ce lo ha consegnato.

I percorsi narrativi della Terra d’Egnazia

11 mercoledì Set 2013

Posted by terradegnazia in Paesaggio, Territorio, Urbanistica

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Tag

“Clean air! It’s your move”, ciclopasseggiata, Egnazia, Fasano, Fiab, Monopoli, percorsi narrativi, Settimana Europea della Mobilità Sostenibile 2013, Terra d'Egnazia

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E’ il titolo che abbiamo voluto dare alla prima ciclopasseggiata del 22 settembre prossimo in occasione del I° Camp Terra d’Egnazia, dedicato al tema “Territorio e Cittadinanza”.

L’evento si svolgerà ad Egnazia in località Penna Grande Archeolido nei giorni 21-22 settembre 2013 nel corso della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile 2013, promossa dalla Commissione Europea e dal Ministero dell’Ambiente con lo slogan “Clean air! It’s your move”, in programma dal 16 al 22 settembre 2013.

Percorreremo due itinerari in bicicletta lungo i “Percorsi narrativi della Terra d’Egnazia”, con soste didattiche (lame, masserie, olivi monumentali, architettura rurale, ecc.), tra Fasano e Monopoli. I percorsi, con due partenze distinte (Monopoli e Fasano), avranno come punto di arrivo l’area antistante il Parco Archeologico di Egnazia, presso l’Archeolido in località Penna Grande, dove sarà allestito un punto di ristoro. Sono previste partenze da Fasano in piazza Ciaia e da Monopoli in piazza Vittorio Emanuele come segue:

· ore 8,30 registrazione partecipanti;
· ore 09,30 partenza;
· ore 11,00 arrivo presso Archeolido;
· ore 11,30 visita guidata al sito argheologico/museo di Egnazia (facoltativa);
· ore 12:30 rientro / ore 13:30 arrivo a Fasano e Monopoli.

Questi i percorsi andata e ritorno:

Fasano – Egnazia
Egnazia – Fasano 

Monopoli – Egnazia
Egnazia – Monopoli

La manifestazione, patrocinata dai comuni di Fasano e Monopoli (oltre che da Province e Regione) è prodotta con la preziosa collaborazione delle associazioni AccordiAbili Fasano, Equilibrio Dinamico, Pietre Vive Editore, Eliogabalo Circolo Arci Fasano, FIAB Ruotalibera Bari, #Salvaiciclisti Monopoli e Fasano, Presidio di “Libera” – Fasano. Hanno dato la loro adesione, fra gli altri, i movimenti “in Comune” di Fasano e “Mani Sporche” di Monopoli.

Info:
Giuseppe Vinci (Resp. camp) cell. 335.8198522
Cosimo Micelli (Resp. ciclo passeggiata) cell. 338.2823839
Email: terradegnazia@gmail.com
Fanpage: https://www.facebook.com/pages/Terra-dEgnazia/147909338747310
Gruppo Facebook: https://www.facebook.com/groups/227302163949598/
E
vento Facebook: https://www.facebook.com/events/513750075367288/?notif_t=plan_user_joined

Puglia bene comune

23 venerdì Ago 2013

Posted by terradegnazia in Cittadinanza, Editoriale, Paesaggio

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Apulia, beni comuni, cultura, Egnazia, Minervini, Puglia, tradizione

La nostra Puglia l’abbiamo sempre voluta così, sostenibile, pubblica, fruibile, innanzitutto ai Pugliesi. Perché nella libertà della fruizione di chi conserva le radici, resiste la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale, storico, artistico, archeologico: la nostra più vera e duratura ricchezza comune che si trasmette da millenni. E mai vorremmo che, in nome dell’atavico ricatto del lavoro promesso, finisse, ancora una volta, nelle mani di questo o quel “padrone” salvatore di interessi privati; interessi che si fondano sull’erosione continua dei diritti e dei beni comuni.

“Più i cittadini diventano consapevoli e più è difficile l’esercizio discrezionale del potere. La trasparenza fa paura al potere, lo frantuma, lo rende condiviso. Ecco perché la trasparenza ha tanti nemici nel ceto politico.” (G.Minervini)

L’Ecologia dei Paesaggi

05 lunedì Ago 2013

Posted by terradegnazia in Paesaggio, Territorio, Urbanistica

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ecologia, Egnazia, Fasano, Giambattista Giannoccaro, gozzi, lame, masserie, Murgia, paesaggio, pietra, Terra d'Egnazia, Valle d'Itria

chiave

L’Ecologia dei Paesaggi della Terra d’Egnazia e della Valle d’Itria

di Giambattista Giannoccaro

 “Il rilevamento […] è un mezzo che ci aiuta a raccontare la storia della vita della nostra comunità, storia che non è passata ne finita, ma è incorporata nelle attuali attività della città e nel suo carattere,…e che…ne determinano il futuro. Da questo nostro studio di fatti noi non dobbiamo trarre documentazione materiale, economica o strutturale ma ricavare la personalità sociale della nostra città, che muta si ad ogni generazione, ma attraverso di essa nello stesso tempo si esprime”.(Patrik Geddes 1854-1932)

 Ri-dare senso e identità ai luoghi della città contemporanea

Interrogandomi sulla natura dei luoghi dei paesaggi della Terra d’Egnazia e Valle d’Itria ho cercato di individuare un linguaggio comune , alla portata di tutti e che riuscisse a restituirci un’idea concreta, definita, riconoscibile e condivisa di città e territorio. Facendo riferimento alle esperienze e teorizzazioni portate avanti in Italia a partire dagli anni novanta ad oggi, relativamente alla città contemporanea, comunemente definita dagli urbanisti “città diffusa”, ho cercato a lungo una modalità di lettura dei fatti urbani (Aldo Rossi, 1993) che riuscisse ad esplicitare una sintesi di quei materiali necessari ad una attenta analisi della città e del territorio, per ri-dare senso ed identità ai luoghi della città contemporanea.

Ho riletto Patrik Geddes, Reiner Bahnam, Guido Martinotti, oltre a saggi e libri di Bernardo Secchi, senza mai tralasciare le straordinarie lezioni di Edoardo Salzano.

Nel 1971 Reiner Bahnam, pubblica il suo libro Los Angeles: The Architecture of Four Ecologies(Los Angeles: l’architettura delle quattro ecologie, 1971) nel quale classificava la città angelena in quattro differenti ecologie insediative, sconvolgendo la maniera di leggere la città contemporanea e soprattutto restituendo agli storici ed urbanisti una modalità di lettura che contribuirà a fornire un nuovo modo di leggere i territori della “città diffusa”.

Il termine “Ecologia” è da lui inteso non solo per mettere in evidenza la relazione strutturale che lega la formazione e la crescita di un certo territorio ai suoi contesti geografici, ma anche di clima sociale, di attitudine a specifici comportamenti, di un particolare genere di vitalità che vi è legata, come aspetti fantastici appartenenti a diversi tipi di folklore: gli ambienti di vita.

Dalle considerazioni e modalità di lettura appena descritte sulle Ecologie, trasferite sui territori della Murgia del sud-est (Valle d’Itria e Terra d’Egnazia), vi è stato un risultato per me interessante, che mi ha portato a identificare il territorio, come lo era stato per Bahnam (questo è solo un caso), suddiviso in quattro diverse Ecologie che dalla fascia costiera alla collina si raccontano, attraverso delle metafore:

“L’Ecologia dei Gozzi”, relativa alla fascia costiera;

“L’Ecologia delle Lame e dei Cubi”, relativa alla pianura degli ulivi, delle lame e delle masserie;

“La Città Inversa”, relativa ai centri urbani sparsi del territorio;

“”L’Universo di Pietra” relativa alla zona collinare.

Nella mia lettura è evidente l’importanza di ogni piccola traccia, di ogni segno ed indizio per riuscire a decifrare il cambiamento, accogliendo il nuovo, immaginando il futuro, costruendo scenari. Un progetto, un’idea di paesaggio e di territorio in cui, la rappresentazione doveva far emergere gli ipotetici scenari di sviluppo. Qui non si tratta di cogliere in anticipo i fenomeni pensando di rappresentare il futuro di azioni, compiti o attori. Nemmeno di risolvere determinati nodi o fatti urbani, ma costruendo scenari si cerca di sconfiggere dubbi ed aprire nuove discussioni. E’ attraverso questo linguaggio, comune e condivisibile, che mi sono proposto di affrontare un tema di analisi della città e del territorio raccontando le Ecologie Insediative della Terra d’Egnazia e della Valle d’Itria.

Identità e appartenenza

04 domenica Ago 2013

Posted by terradegnazia in Cittadinanza, Editoriale, Territorio

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appartenenza, Egnazia, Fasano, Identità, melagrana, Puglia, Terra d'Egnazia, Territorio

melagrana

Identità e appartenenza della terra d’Egnazia

di Giuseppe Vinci

Non servono molte parole per descrivere e trasmettere il senso dell’identità e dell’appartenenza, ad una famiglia o a un consesso sociale. Basta un’immagine, un simbolo.  E’ così anche rispetto a un luogo, a un territorio e alla comunità che lo abita. Basta un simbolo. Del resto, il territorio per chi lo vive è come l’abito. E come l’abito un territorio può assumere innumerevoli aspetti. Può essere bello, ordinato, elegante, armonico, oppure sciatto, lercio, disordinato, rappezzato. Tutto dipende dal valore che gli si riconosce e dalla cura che se ne ha. 

Noi di Terra d’Egnazia non abbiamo avuto scelta per rappresentare la “terra” su cui ci muoviamo. Abbiamo riconosciuto il simbolo più naturale, spontaneo e proprio di questi luoghi. Un simbolo che abbraccia tutta la storia delle civiltà che (a partire da quella di Egnazia) hanno vissuto questa terra in tutta la sua essenza e bellezza più profonde, restando con essa in perfetta armonia per millenni.

Il melograno è il simbolo principe nel quale si condensano appartenenza e identità (sociale, culturale e storica), dei nostri luoghi e delle nostre genti. Un’identità che dopo millenni è in pericolo. Sempre più precaria, in bilico, l’identità della terra d’Egnazia è come in una morsa mortale. Da una parte il saccheggio degli speculatori che usurpano e sottomettono ogni più piccola porzione di terra (e di mare), il consumo di suolo, l’urbanizzazione selvaggia. Dall’altra, la complicità silenziosa, ricurva e compiacente di chi, l’identità (compresa e soprattutto quella collettiva), l’ha persa tra i plinti della speculazione e l’ennesima promessa tradita di un improbabile (invano atteso) riscatto sociale.  Il ritorno profetico del “signore”, dispensa e moltiplica il lavoro come fossero pani e pesci: un vile ricatto più che un miracoloso riscatto.

E’ così noi (non i primi e nemmeno gli ultimi), riconosciamo nel melograno il simbolo della famiglia umana, della coesione fraterna degli uomini, di ogni singolo uomo, (come i semi di questo frutto) appartenenti alla stessa famiglia, della sua rigenerazione e rinascita. Ognuno di noi, i quali, pur essendo espressione della propria singola soggettività, restiamo (talvolta senza averne coscienza) uniti in un vincolo saldo e comune, non solo per obbiettiva destinazione, ma anche per funzione superindividuale. E’ proprio in questa funzione, nella sua riscoperta e riappropriazione, che risiede l’unico vero miracolo e riscatto di una comunità e di ogni singolo appartenente.

Il melograno, dunque, simbolo di coesione e solidarietà, di prosperità e rigenerazione, che ispiri il comportamento singolo e collettivo nel raggiungimento della missione comune: vivere insieme, nella comunità di appartenenza (pur restando individui), le nostre sorti umane e progressive in perfetta armonia con la terra da cui sorgiamo.

Terra d’Egnazia, Territorio e Cittadinanza

30 martedì Lug 2013

Posted by terradegnazia in Cittadinanza, Editoriale, Territorio

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Cittadinanza, Egnazia, Fasano, Monopoli, Territorio

“Terra d’Egnazia”
Immagine
E’ la Onlus nata, il 15 giugno 2013, da un gruppo di cittadini di Fasano e Monopoli. Il sodalizio è composto da artisti, artigiani, imprenditori, professionisti, lavoratori e sportivi.

Difronte ai repentini e disarmonici mutamenti subiti dal territorio negli ultimi 30 anni (concessioni edilizie e demaniali controverse, eccessivo consumo di suolo, espianti di ulivi secolari, cecità verso l’ambiente, assenza di politiche di housing sociale, assenza di politiche a favore della mobilità sostenibile, ecc.), Terra d’Egnazia si muove nella convinzione che “cittadinanza e territorio” non si traducono solo nell’affermazione dei diritti, ma necessitano innanzitutto dell’esercizio dei doveri derivanti dal vivere il territorio e la città, attraverso la partecipazione e l’inclusione sociale.

Il diritto/dovere alla città rappresenta lo strumento principe di riappropriazione della coscienza/consapevolezza di essere, tutti, parte integrante, fondamentale e determinante della vita del territorio in ogni suo aspetto presente e futuro.

“Terra d’Egnazia” opera per il progresso morale e civile della propria terra, perseguendo finalità volontaristiche, sociali e culturali, con l’intento di valorizzare e promuovere l’ambiente e la cultura proprie del territorio, la cittadinanza attiva, la legalità, la parità dei diritti e l’inclusione sociale, diffondendo le “buone pratiche”di cittadinanza.

I fondatori di Terra d’Egnazia

Giambattista Giannoccaro (Fasano/Monopoli – Architetto) – Presidente
Giuseppe Vinci (Fasano – Imprenditore Giornalista) – Vice Presidente
Anna Dibello (Monopoli – Architetto) Segretario e Tesoriere
Sabrina Giannoccaro (Fasano – Architetto) Consigliere
Cosimo Micelli (Monopoli – Dott. ) Consigliere
Annarita Angelini (Fasano – Architetto) soc. fond.
Tiziana Pinto (Monopoli – DAMS) soc. fond.
Stefano Narducci (Fasano – Avvocato) soc. fond.
Gianluca Monopoli (Fasano – Dott. Commercialista) soc. fond.
Antonio Cofano (Fasano – Ingegnere) soc. fond.
Vito Bianchi (Fasano – Archeologo) soc. fond.

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